Il posizionamento nei motori di ricerca: cose vere e cose supposte
Parliamo di posizionamento nei motori di ricerca… e cominciamo dalle cose supposte.
Qualche tempo fa, sono stato contattato da una sedicente agenzia di comunicazione con sede a Padova. Il proprietario (che chiameremo Jimmy Fenomeno) voleva proporre ai propri clienti un servizio di posizionamento nei motori di ricerca e si è rivolto a me per impostare e gestire suddetto servizio.
La conversazione che segue è tristemente reale:
Jimmy Fenomeno: Insomma, puoi garantirmi la prima posizione su Google per tutti i miei clienti?
Io: No. Nessuno può garantire la prima posizione.
JF: Come no?
IO: Con buona probabilità possiamo arrivare alla prima pagina. Ma prima dovremo valutare caso per caso.
JF: Eh, mi dispiace ma io non tiro freccette. Il posizionamento nei motori di ricerca per un mio cliente DEVE dare risultati, io DEVO garantire la prima posizione in Google.
IO: Ma tu NON PUOI garantire la prima posizione. Non funziona così.
La collaborazione non è mai iniziata. Di seguito, ti racconto perchè.
Prima, però, due parole sulla SEO.
Cose vere: che cos’è la SEO (in breve e parlando potabile)
SEO sta per Search Engine Optimization, ovvero ottimizzazione per i motori di ricerca. È l’insieme di tutte le tecniche che permettono a migliorare l’indicizzazione e il posizionamento di un sito web in Google.
Perché è importante la SEO?
Secondo le statistiche, quando facciamo una ricerca in Google non andiamo mai oltre i primi cinque risultati, in alcuni casi arriviamo alla fine della prima pagina. Sono davvero pochissimi gli utenti che si spingono alla seconda pagina di Google.
Per questo, per un’azienda che usa il proprio sito web nel contesto della propria strategia di marketing, il posizionamento nei motori di ricerca può essere alla base di una strategia vincente e portare risultati eccellenti in termini di fatturato.
Volendo semplificare al massimo: un sito posizionato nei primi posti avrà più traffico e più contatti rispetto alla concorrenza, un sito mal posizionato sarà più difficile da trovare e porterà quindi meno clienti (se non nessuno).
Cose supposte (e dove metterle)
La SEO è uno strumento di marketing relativamente nuovo e poco conosciuto: questo ha generato una serie di falsi miti e convinzioni sbagliate, che vengono sfruttati da gente come Jimmy Fenomeno ai danni di imprenditori che hanno l’unica colpa di non possedere competenze da addetti ai lavori. Quindi, facciamo un po’ di chiarezza.
LA SEO NON È FATTA DI CERTEZZE
Non ci sono formule magiche, non ci sono ricette, non esiste “primo posto in Google assicurato”.
L’algoritmo che controlla il posizionamento dei siti web si compone di migliaia e migliaia di parametri ed è in costante aggiornamento: nessuno, nemmeno i ragazzi di Google sanno dire con sicurezza come verrà posizionato un certo sito (figuriamoci se lo sa Jimmy Fenomeno).
LA SEO NON È OBBLIGATORIA
In questo momento c’è un Jimmy Fenomeno che sta dicendo a un imprenditore che “senza la SEO non si va da nessuna parte”.
Ecco, no.
Ci sono aziende che fatturano milioni di Euro con la comunicazione online e la SEO non sanno nemmeno cosa sia, perchè non ne hanno bisogno, o perchè la loro strategia fa uso di altri strumenti, come social network o newsletter. Lavorare sul posizionamento nel sito web ha senso e può funzionare alla grande, ma solo a fronte di un’analisi approfondita e di una strategia di comunicazione strutturata.
LA SEO COSTA (QUANDO È FATTA BENE).
Qualche tempo fa mi è capitato per le mani un preventivo di un’agenzia che riportava questa voce: “SEO: 200 Euro”
Se ti dovesse capitare un preventivo come questo, con tutta probabilità hai a che fare con un venditore di fumo.
Perchè la SEO non funziona con “una ripassata e via”. Per posizionare un sito web ai primi posti di Google è necessario analizzare, gestire e monitorare un’ampia varietà di elementi: parole chiave, struttura del sito, grafica, navigabilità, testi, collegamenti da altri siti… solo per dirne alcuni.
È un lavoro che può richiedere mesi, e una volta raggiunto la posizione desiderata è necessario monitorare il sito per individuare eventuali problemi e opportunità da sfruttare.
Per questo, quando è fatta bene, la SEO ha un costo mensile. Ma per Jimmy Fenomeno è molto più facile chiedere 200 Euro…
Quindi, per sapere dove mettere le cose supposte, chiediamo aiuto a Totò, grande esperto di SEO
Quindi, la verità scomoda è questa: la SEO è un ottimo strumento di comunicazione, ma bisogna usarlo bene. Altrimenti, meglio evitare e investire il budget in qualcos’altro.
Vuoi sapere se hai davvero bisogno della SEO?
Fatti sentire.
(foto in evidenza: boxingready.com)